sabato 8 giugno 2013

I miti della Parietaria 5: Uomini e topi - John Steinbeck

Questo signore qua rientrerà fra i miti della Parietaria più volte e decidere di quale romanzo parlare per primo non è stato facile. Perché lui è uno dei miei miti a prescindere e sono cresciuta leggendo ciò che scriveva.
Alla fine, però, la decisione è stata presa. 
E a spuntarla è stata una piccola storia, una storia semplice: quella di due braccianti che, nel periodo immediatamente successivo alla Grande Depressione, cercano di mettere da parte i soldi per comprarsi un pezzetto di terra. C'è una vecchia coppia, vedete, che è proprio in bolletta e la dà via per un buon prezzo. Seicento dollari per la casetta e dieci acri di terra. C'è un frutteto e ci sono campi da coltivare. Potrebbero mettere delle galline e vendere le uova. E allevare i conigli. 
I conigli sono fondamentali.
Badare ai conigli è tutto quello che Lennie vuole dalla vita. Perché Lennie è grande, grosso e con una forza spaventosa, ma è un bambino. E tutto ciò che ha è George, il suo amico, che bada a lui e, spesso, condivide le sventure e i guai che Lennie, senza volere, combina.
A Lennie piace accarezzare le cose morbide: topi, conigli, cagnolini. E non capisce che sono troppo fragili per le sue manone, tanto che finisce per ucciderli, spezzando loro il collo. L'ultima volta, poi, è stato accusato di violenza da una ragazza e lo volevano linciare: tutto perché lei portava un vestito rosso e lui voleva toccarlo. Quando ne ha afferrato un lembo, lei ha iniziato a urlare e Lennie si è spaventato. Quando si spaventa, però, si blocca, immobile, a occhi sbarrati, senza saper che fare, e non ha il riflesso di mollare la presa. Sono scappati, lui e George. Mettere da parte del denaro, così, non è tanto facile e quando arrivano a questa nuova fattoria, George spera che non ci saranno guai. Hanno solo dieci dollari, finora: arrivare a seicento è dura.
Tuttavia, le speranze di George andranno ben presto deluse: Lennie troverà la sua nemesi in Curley, il figlio del padrone, che, essendo piccolo di statura e svelto di mano, cerca di attaccare briga con lui perché è molto alto e, soprattutto, con la moglie di Curley, che ha il vizio di andarsene in giro provocando i braccianti ed esasperando così il carattere già difficile del marito. Un raggio di speranza, però, si ha quando Candy, un vecchio senza una mano che svolge umili lavori alla fattoria, si offre di condividere il sogno di Lennie e George: ha trecentocinquanta dollari da parte, lui, e George è convinto che, con quattrocentocinquanta in contanti e sull'unghia, quella piccola casetta potrebbe davvero essere loro.
Avere un posto dove stare, senza dover vagare in cerca di lavoro, senza che nessuno possa mandarti via...
A questo punto, smetto di spoilerarvi. Biecamente, spero di avervi incuriosito.
Se non l'avete letto, fatevi un favore, leggetelo. Non perdetevi un capolavoro assoluto.

Dove trovarlo?
In cartaceo e in italiano, forse qualche libreria. C'è l'edizione Bompiani (con la traduzione di Cesare Pavese) fra i Tascabili Narrativa e la portate via per poco. (Io ne ho una vecchissima edizione - sempre Bompiani - che era della mia nonna: non so di quando sia, ma il prezzo in copertina è milleduecento lire.)
La stessa Bompiani ha messo fuori anche l'edizione digitale: costa quattro euro e novantanove (per una volta un prezzo decente). A quel prezzo lo trovate anche in inglese su Amazon, mentre l'edizione digitale Penguin (da Kobobooks) costa quasi otto euro.

Uomini e topi - John Steinbeck, 1937


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