martedì 6 settembre 2016

Je suis Charlie... o anche no.

Quando la sede di Charlie Hebdo è stata colpita da attacco terroristico, su Fb è stato un florilegio di messaggi di indignazione, bandiere francesi usate come avatar e "Je suis Charlie" da tutte le parti.
Io mi sono rifiutata.
Non perché non reputassi orrendo e vile quel che è successo, ma perché ritengo che lavarsi la coscienza sui social all'irrisorio prezzo di qualche condivisione sia uno sputo in faccia a chi la tragedia l'ha vissuta sulla propria pelle. 
(Come, ad esempio, quell'immonda stronzata delle foto in bianco e nero per combattere il cancro.
Se vi mettete a posto la coscienza e pensate di aver fatto il massimo possibile condividendo una foto b/n con scritto 'sfida accettata', beh... il minimo che vi si possa dire è che siete dei pecoroni superficiali.)
Comunque, pochi giorni fa è comparsa in rete questa vignetta.
L'effetto è stato devastante, i leoni da tastiera si sono svegliati ruggendo e hanno tuonato contro i "francesi bastardi mangiarane", hanno augurato loro mille morti, una più atroce dell'altra. Improvvisamente, i "Je suis Charlie" si sono trasformati in "hanno fatto bene ad ammazzarvi come cani".
L'odio da tastiera è un altro fenomeno che mi spaventa molto, ma di quello parlerò un'altra volta. Scopo di questo post è tutt'altro.
Purtroppo questa vignetta - che è disturbante, provocatoria e cinica - ha scatenato gli analfabeti funzionali (che spesso coincidono con i leoni da tastiera, avete notato?).
E siccome l'indignazione è merce da poco, ne abbiamo lette di ogni.
Io, che di mestiere faccio il geologo, prima di dirvi cosa ne penso e come ho letto la vignetta, vi metto qui un po' di dati scientifici.
Ripeto: DATI. Vi faccio lo spelling: d-a-t-i.
Non ci vuole tanto, basta usare internet nel modo giusto (che, fra l'altro, non è condividere foto contro il cancro, gattini carini mentre si augura l'annegamento agli immigrati sui barconi, oppure teorie antivacciniste).
L'evento sismico del 24/08 ha avuto una magnitudo 6.0 e l'ipocentro è situato a una profondità stimata di 8 chilometri. La zona è in piena catena appenninica, che è una catena montuosa attiva e quindi sismicamente si tratta di una zona a rischio.
Morti (fino ad adesso): 293.
Sfollati: circa 2500.
Il 90% del patrimonio edilizio si è sbriciolato. Edifici pubblici quali municipi, ospedali, caserme (che per la legge sono ritenuti strategici) sono inagibili.
Adesso facciamo una ricerchina, una veloce. 
Vi faccio il Mucciaccia della situazione.
Andiamo sul sito INGV - se siete un minimo interessati alla cosa sapete benissimo come raggiungerlo - e accediamo alla lista dei terremoti. 
Fatto? Benissimo, bravi, sette più.
 Ora la difficoltà aumenta, gli analfabeti funzionali iniziano a sudare: si tratta di effettuare, ohimeme, una ricerca personalizzata.
Impostiamo una finestra temporale di un paio di anni, diciamo dal gennaio 2014 ad oggi. Cerchiamo terremoti con intensità da 6.0 a 6.2, facciamo contenti quei dementi che "l'INGV ha sottostimato la magnitudo così lo stato non paga". Per quanto riguarda la profondità dell'ipocentro, mettiamolo da 5 a 10 chilometri.
Fatto? Ma dai, mi state meravigliando.
Adesso premete il tastino 'Cerca' e... voilà, una bella listina.
Ve la riporto, per comodità, in una tabella (ho tolto l'orario, lasciando soltanto la data).
Time
Latitude
Longitude
Depth/Km
Author
MagType
Magnitude
Event LocationName
2014-02-03
38.29
20.31
10.0
AGENDA-
INGV
Mw
6.1
Greece
2014-04-18
-11.13
164.83
10.0
SURVEY-
INGV-
CSEM
mb
6.1
Santa Cruz 
Islands region
2014-05-05
19.703
99.683
7.4
SURVEY-
INGV-
USGS
Mw
6.0
Thailand
2014-07-25
58.41
-137.15
10.0
SURVEY-I
NGV-
GEOFON
Mw
6.0
Southeastern Alaska, 
United States
2014-08-03
27.245
103.427
10.0
SURVEY-
INGV-
USGS
Mw
6.1
Yunnan, China
2014-08-06
-7.31
128.1
10.0
SURVEY-
INGV-
CSEM
Mw
6.2
Timor 
Sea
2014-08-18
32.739
47.67
10.0
SURVEY-
INGV-
USGS
M
6.2
Iran-Iraq 
border 
region
2014-08-18
32.653
47.753
10.0
SURVEY-
INGV-
USGS
M
6.0
Iran-Iraq 
border
 region
2014-08-24
38.2
-122.2
10.0
SURVEY-
INGV
Mw
6.0
Near coast of
 northern 
California,
United States
2014-09-04
-21.368
-173.19
10.2
SURVEY-
INGV
Mw
6.2
Tonga Islands 
region
2014-09-06
-26.625
-114.456
10.0
SURVEY-
INGV-
USGS
mb
6.1
Southern
 East 
Pacific Rise
2014-09-25
-9.49
156.38
10.0
SURVEY-
INGV
Mwp
6.0
South of
 Solomon
 Islands
2014-10-07
23.39
100.51
10.0
SURVEY-
INGV
Mwp
6.0
Yunnan, China
2014-10-08
23.917
-108.377
9.8
SURVEY-
INGV
Mwp
6.1
Baja 
California, 
Mexico
2014-11-10
-22.78
171.44
10.0
SURVEY-
INGV-
USGS
Mw
6.1
Southeast of 
Loyalty 
Islands
2014-11-13
-15.307
173.167
10.2
SURVEY-
INGV
Mwpd
6.1
Fiji Islands
 region
2015-01-07
5.89
-82.82
10.0
SURVEY-
INGV-
GEOFON
M
6.0
South of 
Panama
 [Sea]
2015-01-30
-21.27
170.27
10.0
SURVEY-
INGV
Mwp
6.1
Southeast of 
Loyalty 
Islands 
[Sea: Vanuatu]
2015-05-05
-5.36484
151.727
10.2
SURVEY-
INGV-
A
mb
6.0
New Britain, 
Papua
 New Guinea, 
region 
[Land: 
Papua New Guinea]
2015-06-10
39.665
143.591
10.0
SURVEY-
INGV-
A
Mwp
6.0
Off east coast 
of Honshu, 
Japan [Sea]
2015-06-11
39.6334
143.376
10.0
SURVEY-
INGV-
A
Mwp
6.0
Off east coast of Honshu, 
Japan [Sea]
2015-07-29
8.21602
-77.2418
9.8
SURVEY-
INGV-A
Mwp
6.0
Panama-
Colombia 
border region
 [Land: Colombia]
2015-09-08
-33.0398
-178.216
10.2
SURVEY-
INGV-A
Mwp
6.1
South of 
Kermadec
 Islands 
[Sea: 
New Zealand]
2015-09-16
-31.59
-71.91
10.0
SURVEY-
INGV-USGS
mb
6.2
Near coast 
of central
 Chile 
[Sea: 
Chile 
(Peruvian 
point of view)]
2015-09-19
-29.5523
-71.9185
10.2
SURVEY-
INGV-A
Mwp
6.1
Near coast of 
central Chile
[Sea: 
Chile 
(Peruvian 
point of view)]
2015-10-18
-16.1367
-173.108
10.2
SURVEY-
INGV-A
Mwp
6.2
Tonga Islands [Sea]
2015-12-19
-18.3164
169.323
10.2
SURVEY-
INGV-A
Mwp
6.1
Vanuatu Islands [Sea]
2016-02-14
-43.4742
173.096
10.2
SURVEY-
INGV-A
Mwp
6.0
Off east coast of 
South Island, 
New Zealand [Sea]
2016-02-22
-30.4383
-71.7747
10.2
SURVEY-
INGV-A
Mwp
6.1
Near coast of 
central Chile 
[Sea: 
Chile 
(Peruvian 
point of view)]
2016-04-01
-3.55078
144.738
10.2
SURVEY-
INGV-A
Mwp
6.1
Near north 
coast of 
New Guinea, 
Papua 
New Guinea [Sea]
2016-04-05
4.14141
126.077
10.2
SURVEY-
INGV-A
Mwp
6.1
Talaud Islands,
Indonesia [Sea]
2016-04-14
32.69
130.735
10.0
SURVEY-
INGV-A
Mwp
6.1
Kyushu, Japan
2016-04-30
-16.4883
167.205
10.2
SURVEY-
INGV-A
Mwp
6.1
Vanuatu Islands 
[Sea: Vanuatu]
2016-05-20
-25.5199
129.826
9.8
SURVEY-
INGV-A
Mwp
6.0
Northern Territory, 
Australia 
[Land: Australia]
2016-06-09
-11.3309
116.195
9.8
SURVEY-
INGV-A
Mwp
6.1
South of 
Sumbawa, 
Indonesia 
[Sea: Indonesia]
2016-08-20
40.3787
143.674
10.0
SURVEY-
INGV-A
Mwp
6.2
Off east coast of 
Honshu, 
Japan [Sea: Japan]
2016-08-24
42.6983
13.2335
8.1
BULLETIN-
INGV
Mw
6.0
Rieti
 
L'avete letta tutta? Ci siete riusciti? Ma bravi.
Lasciamo per un momento da parte la questione del tipo di magnitudo e concentriamoci sul "dove". Ora vi complico le cose.
Prendiamo il terremoto in Grecia, quello del 3 febbraio 2014. Magnitudo 6.1, profondità 10 chilometri... e cerchiamo un po' in rete.
Troviamo intanto che c'era stata una scossa precedente (il 26/01) di intensità Richter 6.3, che l'epicentro è a Cefalonia - vicino alla capitale Argostoli. Cercando in rete - sia in italiano che in inglese, cosa si apprende? Che sì, ci sono stati parecchi danni ad edifici, strade e infrastrutture. Che si sono avute anche frane sismogenerate e fenomeni di liquefazione.
E che ci sono stati 16 feriti lievi, più che altro a causa della caduta di oggetti. Cefalonia è una piccola isola, con una popolazione, all'ultimo censimento, di circa 36.000 persone, un terzo delle quali vive nella capitale, Argostoli.
Vi faccio notare: 16 feriti, nessun morto.

Non vi basta? Allora ripetiamo il giochino: lasciamo perdere il secondo, per un momento, guardiamo il terzo. Thailandia, 5 maggio 2014.
Le immagini, me lo ricordo bene, erano devastanti. Templi e case sbriciolati. Il terremoto ha interessato un'area densamente popolata: il distretto di Mae Lao conta circa 30.000 persone e la città di Chiang Rai, che si trova a 27 chilometri dall'epicentro conta quasi 200.000 abitanti.
Volete sapere quanti morti? Uno. Molti feriti, ma una sola vittima.

Prendiamo un terzo terremoto, Cina, provincia dello Yunnan, agosto 2014. Quella di Yunnan è una provincia montagnosa e poverissima, che fa parte di una zona ad alto rischio sismico, colpita da diversi terremoti devastanti. Questo, in particolare ha causato più di 600 morti, un centinaio di dispersi e decine di migliaia di sfollati (alcune fonti dicono 30.000, altre 50.000). Pensate che sia peggio di quello che è successo a Rieti? E allora vi metto un po' di cose in prospettiva: la provincia di Yunnan inta conta quasi 46.000.000 di abitanti. Se ci limitiamo a considerare la sola Contea di  Ludian, parliamo di quasi 300.000 persone.

Se volete continuo. Ancora uno, uno più recente?
14 aprile 2016. Kyushu Giappone. Sì, sì, non vale perché si sa che in Giappone sono avanti sull'antisismico. Ve la faccio breve: 49 morti, 3000 feriti, in una sequenza sismica che comprende un foreshock di magnitudo intorno a 6.0, ma con la scossa principale (due giorni dopo) di magnitudo 7. Kumamoto, la città più vicina all'epicentro conta una popolazione di oltre 700.000 abitanti.

Fatevi due conti. Si tratta di una divisione, nulla più. Mettete a numeratore (per gli analfabeti funzionali: di sopra), i morti. E mettete a denominatore (per gli analfabeti funzionali: di sotto), il numero totale di persone.
Ok, ho capito, ve lo faccio io, almeno per i quattro terremoti che vi ho citato.

Cefalonia: nessun morto.
Thailandia: 1/30.000 = 0.000033
Yunnan: (617+112)/300.000 = 0.00243
Kyushu: 49/700.000 = 0.00007

E no, non ve li esprimo con le potenze del dieci, che vi fonderei il cervello.

Se ancora non avete capito dove voglio andare a parare, adesso vi faccio un po' di storia.
Storia d'Italia.
Storia Sismica.
L'Italia è un paese a forte rischio sismico, ce l'hanno ripetuto in tutte le salse. 
Perché?
In breve, per via della tettonica a zolle. E per via del fatto che in un posto molto piccolo (relativamente parlando) che è il Mediterraneo, due grandi placche, la africana e la eurasiatica, fanno testa a testa. I risultati sono: la catena alpina, la appenninica, una serie di faglie sotto la Pianura Padana e il vulcanismo in Italia meridionale (Etna, Vesuvio, Stromboli e compagnia).
Ci sono sempre stati, in Italia, i terremoti. Il buon Mercalli - che era un prete studioso - compilò un catalogo degli eventi sismici, sulla base del quale elaborò la scala poi modificata da Cancani e Sieberg, utilizzando, per i terremoti più antichi, notizie rinvenute, ad esempio, nei registri parrocchiali.
Da studiosa, trovo peculiare lo stilare una scala di misura che si basa sui danni provocati dal terremoto.
Un terremoto devastante in una zona desertica risulterà meno distruttivo che non un sisma modesto in una zona ad alta densità abitativa e con un patrimonio edilizio altamente vulnerabile. E se pensate che questo non importi granché, ricordatevi una cosa: le mappe di rischio sismico si basano anche sull'assunto che c'è una maggiore probabilità di avere un terremoto se una zona è già stata colpita.
Immaginiamo una zona di campagna dove non ci sia più o meno un accidente. Sismicità storica presente, ma grado Mercalli basso. Fantastico, cambiamo la destinazione urbanistica, ci facciamo un bell'insediamento industriale, bello grosso, magari con cose anche inquinanti, tanto è tutto stabile. Peccato che i terremoti storici avessero un'alta energia. E quindi... noi ci aspetteremmo pochi danni - oh, Mercalli dice che siamo in grado 2! - e invece... e invece succede un patatrac.
La magnitudo infatti - che, lasciatemelo dire, NON SI MISURA - è una stima dell'energia meccanica sprigionata, basata sull'ampiezza delle onde sismiche registrate. Un terremoto di magnitudo 6 Richter è tale, sia che avvenga in un deserto che in una zona popolosa.
In altre parole, la magnitudo è un parametro oggettivo.
Detto questo, la storia d'Italia è costellata di terremoti. Lasciamo perdere quello di Messina del 1908 - probabilmente il più grave dell'intero Mediterraneo, con annesso tsunami - e limitiamoci ad alcuni esempi del XX e XXI secolo.
Pronti?

Belice, 1968 - Magnitudo: 6.1, Profondità ---, 370 morti.
Friuli, 1976 -  Magnitudo: 6.4, Profondità 6 km, 989 morti.
Irpinia, 1980 - Magnitudo: 6.5, Profondità: 30 km. 2914 morti.
Marche e Umbria, 1997 - Magnitudo: 6.1, Profondità: 10 km. 11 morti.
Molise, 2002 (San Giuliano di Puglia) - Magnitudo: 5.8, Profondità: --- km. Morirono 30 persone, di cui 27 bambini nel crollo della scuola.
L'Aquila, 2009 - Magnitudo: 5.9, Profondità: 8.8 km. 309 morti
Pianura Padana, 2012 - Magnitudo: 5.8, Profondità: 6.3 km. 30  morti
Rieti/Ascoli Piceno, 2016 - Magnitudo: 6.0, Profondità: 8 km. 295 morti bilancio provvisorio.

Se volete vi faccio anche il calcoletto. Se volete, vi metto a rapporto il numero di morti e il numero di persone coinvolte. Secondo me, ve ne pentirete, ma sapete che c'è? Ve lo voglio sbattere in faccia.
Limitiamoci ai terremoti del XXI secolo, perché sto già abbastanza male così.

Pianura Padana: 20/59028 = 0.00033
L'Aquila: 309/303239 = 0.001
San Giuliano: 30/1050 = 0.028
Rieti/Ascoli Piceno: 295/20240 = 0.014

Come vedete, solo il terremoto dell'Emilia ha un valore paragonabile a quelli trovati per i sismi in Grecia, Thailandia, Cina e Giappone. Gli altri valori sono nettamente più alti.
Che vuol dire? Che c'è meno gente, eppure ci sono più morti.
Chiedetevi il perché, avanti, chiedetevelo.
E quando vi sarete dati una risposta, bene... saprete cos'è il sisma all'italiana. A quel punto, leoni da tastiera con l'indignazione pronta a uscire dal taschino, scegliete un bersaglio migliore per i vostri strali e, già che ci siete, fate qualcosa di diverso. Non limitatevi a pigiare tasti mettendo insieme invettive sgrammaticate: nel vostro piccolo, cercate di cambiare le cose.
Cercate, per esempio, di essere meno furbi e più onesti.
Pretendete il rispetto delle normative, perché le normative ci sono, anche se costa di più. Perché poi, nelle case finte antisismiche costruite o ristrutturate a risparmio, ci andate voi.

Ah... un'ultima cosa. Io ho usato dei DATI. Si trovano in rete, se ci si prende la pena di cercarli.
E, per inciso, la storia della magnitudo ridotta così lo stato non paga è una puttanata.
Vergognatevi.
 

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